Il curriculum di un aspirante animatore turistico

Il curriculum di un aspirante animatore turistico

 Cosa deve inserire un aspirante animatore turistico nel proprio curriculum vitae? Avvicinandosi a questo mestiere in giovanissima età, spesso un ragazzo ha il dilemma di cosa scrivere nel suo cv, al punto da affermare: “Il cv non ce l’ho perché non ho mai lavorato”. Invece, nell’animazione turistica, come in tanti altri lavori,  a seconda del ruolo per cui ci si candida, un curriculum deve contenere tutta una serie di informazioni che possono essere utili proprio alla figura che si desidera ricoprire anche se non si è mai stati impiegati (assunti, in nero o in prova) in qualche attività lavorativa.

Quindi un aspirante animatore, per cominciare, dovrà inserire correttamente dati anagrafici, con luogo e data di nascita, residenza ed eventuale domicilio (se abita in un posto diverso dal luogo di residenza), indirizzo di posta elettronica e un numero di telefono su cui è facile essere reperibili. Altre due informazioni utili potrebbero essere il link del proprio profilo facebook e il nickname di Skype, soprattutto quando il primo colloquio conoscitivo viene sostenuto in videoconferenza attraverso il web. A seguire, vanno le informazioni sulla formazione scolastica (indicando diplomi, laurea ed altri corsi conclusi o in via di svolgimento), complete di notizie su conoscenze informatiche e, soprattutto, linguistiche,  essendo onesti nel segnalarne il livello: è inutile scrivere “buon inglese” se poi non si riesce a sostenere una conversazione base con il recruiter!

Come detto, se il candidato non ha mai lavorato, per risultare interessante deve comunicare tutte le proprie attitudini ed esperienze nel campo sportivo, dell’associazionismo, del volontariato o artistico (dalle frequentazioni e i livelli raggiunti alle scuole di danza, canto, musica, recitazione). Molto interessante potrebbe risultare la pratica degli hobby o di altre passioni trasmesse dai genitori o dai nonni. Una ragazza che ha le basi di taglio e cucito (per fare gli orli ai pantaloni o i rammendi ai vestiti) potrebbe essere molto utile ad un’equipe di animazione per la gestione della costumeria, così come il ragazzo che ha imparato ad usare attrezzi di falegnameria potrebbe supportare egregiamente uno scenografo.

Le ultime informazioni che potrebbero essere decisive alla selezione riguardano la disponibilità ai trasferimenti e la durata della permanenza in una struttura turistica. Per avere qualche chance di entrare a far parte di uno staff di animazione turistica, il candidato dovrebbe essere disponibile a stare lontano da casa dai primi di luglio a fine agosto: la regola vuole che quanto più è lunga la disponibilità tanto più sono probabilissime le opportunità di ricevere una concreta offerta di lavoro. Per chi vuole fare l’animatore turistico ed è disponibile fino al 5 agosto perché ha già programmato le vacanze con familiari o amici, il consiglio è quello di desistere dall’idea di intraprendere questa affascinante e divertente avventura.

Antonio Longobardi

Ex Capo Villaggio

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