La vita in vacanza dell’animatore turistico

La vita in vacanza dell’animatore turistico

“Una vita in vacanza, una vecchia che balla… tutta la banda che suona e che canta.. e nessuno che rompe…”, ecco alcuni dei versi del tormentone musicale 2018. Quanti, a sentirli, si sono proiettati con la mente ai villaggi turistici? Oggi parliamo del vivere in un villaggio turistico per un animatore turistico. Un giorno un collega che faceva da formatore ad uno dei tanti stage per animatori turistici, un po’ per motivare i candidati desiderosi di fare la prima esperienza in villaggio, un po’ per sorprendere, usò un’espressione che ai più potrebbe sembrare folle. Ebbe a dire a decine di ragazzi smaniosi di apprendere le basi del mestiere di animatore turistico: “Noi animatori turistici, viviamo meglio di Berlusconi!”. Davanti all’incredulità generale, trovò anche il modo di motivare una frase così sensazionale e continuò: “Pensate al presidente Berlusconi (allora premier oltre che ricco e famoso imprenditore, ndr) che ogni giorno nel chiuso dei suoi uffici è alle prese con i ministri, i parlamentari, i problemi degli italiani, i giornalisti, gli avvocati, le proteste dei cittadini, e tante altre cose che procurano stress. Noi, invece, ci svegliamo e vediamo il mare, ci servono da mangiare al ristorante, ci salutano tutti con cordialità, ci nutriamo dei sorrisi dei bambini e delle strette di mano di migliaia di persone e tutti ci vogliono bene”.

A voler ridimensionare un paragone così tanto “scomodo”, pensiamo a lavori più popolari in cui chi esercita deve fare i conti con gente di  umore basso per un problema da affrontare (un meccanico, un avvocato, un medico): se ci riflettiamo, l’animatore turistico può sentirsi davvero un privilegiato, essendo protagonista e padrone della scena in un luogo di vacanza,  tra gente che sostanzialmente vuole divertirsi e staccare la spina.

Ecco, l’animatore turistico ha il solo grande scopo di divertirsi divertendo gli altri. Il mezzo o i mezzi per raggiungere questo fine sono quelli di stare in mezzo alla gente, sorridere, comunicare, mettere insieme le persone. Tutto il resto verrà da sé. E da grande, pur salendo le gerarchie, accrescendo reddito e responsabilità, potrà continuare a dire di condurre una “vita in vacanza”.

Antonio Longobardi

Ex Capo Villaggio

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